La norma UNI EN ISO 13849-2:2013: validazione dei circuiti di comando con funzioni di sicurezza

La norma UNI EN ISO 13849-1:2016 prevede un percorso in più fasi per poter progettare circuiti di comando con funzioni di sicurezza che siano in grado di garantire un sufficiente livello di affidabilità ed, in questo modo, soddisfare i requisiti della direttiva macchine:

  • innanzitutto bisogna, partendo dalla valutazione dei rischi della macchina, individuare le funzioni di sicurezza controllate da circuiti di comando;
  • quindi si deve determinare, in funzione del rischio presente, quali sono i livelli di prestazione richiesti per questi circuiti di comando;
  • è necessario poi calcolare i livelli di prestazione raggiunti dai circuiti di comando e verificare che siano perlomeno pari ai livelli di prestazione richiesti;
  • infine deve essere effettuata la validazione dei circuiti di comando, per accertarsi che quanto previsto sia stato effettivamente realizzato.

La validazione è dunque una fase indispensabile, in assenza della quale viene vanificata la conformità alla norma UNI EN ISO 13849-1:2016. Lo scopo della validazione è confermare, dal vero sulla realizzazione pratica, che quanto previsto per i circuiti di comando con funzioni di sicurezza sia stato effettivamente realizzato, sia durante il funzionamento normale che in condizioni di guasto.

I principi e le linee guida per l’esecuzione di questa attività sono contenute nella norma UNI EN ISO 13849-2:2013 “Sicurezza del macchinario – Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza – Parte 2: Validazione”.

Questa norma è armonizzata ai sensi della Direttiva Macchine 2006/42/CE, quindi il suo rispetto assicura la presunzione di conformità ai requisiti della Direttiva Macchine coperti dalla norma.

La norma UNI EN ISO 13849-2:2013 è poco conosciuta, ma contiene informazioni essenziali per poter progettare i sistemi di comando delle macchine, tra cui:

  • principi di sicurezza (di base e ben collaudati) che devono essere seguiti nello sviluppo della progettazione;
  • indicazioni sui componenti ben collaudati che possono essere utilizzati nei circuiti di comando con funzioni di sicurezza;
  • tipologie di guasti che possono interessare i circuiti di comando e condizioni nelle quali è possibile effettuate l’esclusione di tali guasti.

Il documento fornisce poi tutte le indicazioni per effettuare la validazione mediante:

  • analisi;
  • prove di funzionamento;
  • prove di guasto.
Torna in alto