La marcatura CE per le macchine industriali è l’atto finale di un percorso che attesta la conformità delle macchine a tutte le direttive comunitarie applicabili ed ha l’obiettivo di garantire la sicurezza della macchina.
La marcatura CE è un simbolo grafico che il fabbricante deve apporre sul prodotto per attestarne in modo facilmente riconoscibile da parte dell’acquirente la conformità alle direttive comunitarie ad esso applicabili.
L’apposizione della marcatura CE su una macchina significa che è conforme a tutte le direttive in cui ricade che prevedono tale marcatura, come indicato dal paragrafo 4 dell’articolo 5 della direttiva 2006/42/CE:
Quindi, qualora le macchine siano disciplinate anche da altre direttive relative ad aspetti diversi e che prevedono l’apposizione della marcatura “CE”, questa marcatura indica ugualmente che le macchine sono conformi alle disposizioni di queste altre direttive.
Il primo passo da compiere è quindi identificare tutte le direttive applicabili alla macchina che potrebbero essere, oltre alla direttiva macchine, la direttiva ATEX, la RoSH, la direttiva compatibilità elettromagnetica.
Identificazione delle norme specifiche applicabili
Le norme di tipo C (norme di sicurezza per macchine) contengono i requisiti di sicurezza di dettaglio per una macchina o per un gruppo di macchine particolari (per esempio, i carrelli industriali o le macchine per imballare).
Se esiste quindi una norma di tipo C applicabile alla specifica macchina, il fabbricante ha indicazioni particolareggiate sulle possibili soluzioni da adottare per garantire la sicurezza della macchina stessa.
Il secondo passo è quindi di cercare se esistono norme di tipo C specifiche per la macchina da marcare CE.
La valutazione di conformità
Il terzo passo è classificare la macchina e vedere quindi quale procedura di valutazione della conformità, tra quelle previste dalla direttiva 2006/42/CE, applicare per la marcatura CE della macchina.
In alcuni casi può essere necessaria la certificazione CE (per le macchine elencate nell’allegato IV della direttiva 2006/42/CE) ovvero l’intervento di un organismo notificato che emetta un certificato per la macchina o per il sistema di gestione della qualità del fabbricante. Leggi anche questo articolo, sulla certificazione CE per saperne di più.
Le procedure di valutazione della conformità delle macchine sono indicate all’articolo 12, paragrafi 2, 3, e 4 della direttiva 2006/42/CE.
La direttiva 2006/42/CE utilizza, quindi, per le procedure di valutazione di conformità delle macchine i moduli di valutazione della conformità previsti dalla decisione 93/465/CEE e più precisamente:
- la procedura prevista dall’allegato VIII della direttiva 2006/42/CE corrisponde a un modulo A (controllo di fabbricazione interno);
- la procedura prevista dall’allegato IX della direttiva 2006/42/CE corrisponde a un modulo B (esame CE del tipo);
- la procedura prevista dall’allegato X della direttiva 2006/42/CE corrisponde a un modulo H (garanzia qualità totale).
Il marchio
Il simbolo da utilizzare per la marcatura CE è quello mostrato in figura; le proporzioni del simbolo devono sempre essere rispettate in caso di ingrandimento o riduzione dello stesso e la dimensione verticale non deve essere inferiore a 5 mm (si può derogare a questa dimensione minima solamente nel caso di macchine di piccole dimensioni).
La marcatura CE non può essere modificata dal punto di vista grafico; il fabbricante, per esempio, non deve fondere la grafica della marcatura con il suo marchio commerciale, né circondarla delle stelle del simbolo comunitario o altro.
L’apposizione del marchio
La direttiva 2006/42/CE prescrive che la marcatura CE sia apposta nelle immediate vicinanze del nome del fabbricante o del suo mandatario usando la stessa tecnica (per esempio se il nome del fabbricante è serigrafato oppure inciso dovrà esserlo anche la marcatura CE).
Se è stata applicata la procedura di garanzia qualità totale la marcatura CE deve essere seguita dal numero di identificazione dell’organismo notificato.
Tasse o autorizzazioni
Ogni tanto ci arrivano domande dal sito riguardanti il fatto se esistano tasse o diritti da pagare, domande o richieste di autorizzazioni da effettuare, per marcare CE una macchina. La risposta è semplice, non ce ne sono.
Il consulente
Il consulente per la marcatura CE è la figura professionale che aiuta il fabbricante della macchina nelle seguenti attività tecniche, anche effettuandole direttamente:
- identificazione delle direttive applicabili alla macchina per la marcatura CE;
- identificazione delle le norme armonizzate eventualmente applicabili alla macchina;
- analisi della macchina/linea mediante esame del progetto, o esame diretto della stessa e della relativa documentazione (disegni, ecc.), rispetto ai requisiti della direttiva 2006/42/CE;
- analisi dell’equipaggiamento elettrico della macchina/linea rispetto ai requisiti della norma CEI EN 60204-1:2018;
- valutazione del rischio e assistenza per la costituzione del fascicolo tecnico conformemente alla direttiva 2006/42/CE;
- preparazione del manuale di istruzioni della macchina/linea;
- analisi dei circuiti di comando aventi funzioni di sicurezza secondo la norma UNI EN ISO 13849-1:2016, determinazione dei livelli di prestazione richiesti (PLr) e stima dei livelli di prestazione raggiunti (PL);
- validazione dei circuiti di comando aventi funzioni di sicurezza secondo le norme UNI EN ISO 13849-1:2016 e UNI EN ISO 13849-2:2013; la validazione può essere effettuata mediante analisi teoriche oppure eseguendo prove di guasto;
- validazione del software avente funzioni di sicurezza secondo le norme UNI EN ISO 13849-1:2016 e UNI EN ISO 13849-2:2013;
- prove di sicurezza elettrica, misurazioni di rumore, vibrazioni, tempi di arresto degli elementi pericolosi della macchina.
Inoltre il consulente assiste il cliente nella scelta dei fornitori e verifiche in cantiere, in caso di assemblaggi di macchine in linea a cura dell’utilizzatore.
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