Come scegliere lo strumento per le prove elettriche CEI EN 60204-1

Quali sono le principali caratteristiche che devono guidare nella scelta dello strumento necessario per effettuare le prove elettriche sulle macchine previste dal punto 18 della norma CEI EN 60204-1:2018?

Le prove elettriche sono uno dei passi necessari per la marcatura CE delle macchine secondo la direttiva macchine.

Infatti, per soddisfare i requisiti della direttiva macchine è necessario effettuare l’analisi di rischio, costituire il “fascicolo tecnico” di costruzione (o la “documentazione tecnica pertinente” per le quasi-macchine) — come previsto dall’allegato VII della direttiva — ed eseguire, quando necessario, le prove (rumorosità, vibrazioni, sicurezza elettrica, compatibilità elettromagnetica, ecc.) di rilevazione delle emissioni e di verifica della conformità degli equipaggiamenti della macchina.

Prove e verifiche da effettuare sulle macchine

Le prove e verifiche da effettuare sono quindi:

  • le misurazioni della rumorosità aerea;
  • le misurazioni delle vibrazioni trasmesse agli operatori (per le macchine portatili e per le macchine mobili);
  • le prove di sicurezza elettrica richieste dalla norma CEI EN 60204-1:2018;
  • la misurazione del tempo di arresto degli elementi pericolosi;
  • la misurazione dei campi elettromagnetici emessi dalla macchina, in accordo alle norme della serie UNI EN 12198;
  • la misurazione delle radiazioni ottiche emesse dalla macchina, in accordo alle norme della serie UNI EN 12198.

Strumento per prove di sicurezza elettrica secondo CEI EN 60204-1

Nella scelta dello strumento bisogna innanzitutto verificare che il manuale d’uso, o il datasheet dello strumento, faccia riferimento alla norma CEI EN 60204-1, in quanto solo in questo caso si ha la garanzia di acquistare uno strumento adatto ad effettuare le prove previste.

Lo strumento deve poter eseguire tutte le prove (l’elenco è possibile trovarlo all’interno del manuale d’uso), ovvero:

  • continuità del circuito equipotenziale di protezione;
  • impedenza dell’anello di guasto;
  • resistenza dell’isolamento;
  • corrente di dispersione (tensione applicata);
  • tensione residua.

È necessario verificare che la prima prova, ovvero la prova di continuità del circuito equipotenziale di protezione, possa essere eseguita con una corrente di almeno 10 Ampere; infatti solo con correnti sufficientemente elevate è possibile avere una buona risoluzione di lettura della resistenza.

Considera che uno strumento che permette di effettuare la prova di continuità del circuito equipotenziale di protezione con correnti elevate ha un peso non trascurabile (circa 15 kg); tale aspetto va preso in considerazione nel momento in cui lo strumento debba essere trasportato per effettuare trasferte utilizzando mezzi di trasporto quali treno e/o aereo.

P.S.: Ti suggeriamo di scegliere uno strumento che abbia un funzionamento semplice ed intuitivo; in questo caso può essere utile la presenza di un’interfaccia grafica. Per avere un utilizzo ancora più pratico è opportuno che sulla faccia interna del coperchio dell'involucro dello strumento ci siano dei disegni intuitivi che riportino la modalità di collegamento dei cavi per ogni prova.

Inoltre prima di lasciare il nostro sito, per approfondire l'argomento, ti suggeriamo anche di leggere questo articolo che parla di quando devono essere fatte le prove e dei calcoli che possono essere effettuati in alternativa.

strumento per prove elettriche EN60204
strumento per prove elettriche EN60204-1

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