Innanzitutto è necessario chiarire la differenza tra “certificazione” e “dichiarazione“.
Il vocabolario Treccani definisce “certificazione tecnica“:
l’insieme delle operazioni tecnico-amministrative che un organo tecnico, per lo più pubblico, espleta al fine di garantire la conformità di un prodotto o di un servizio alle norme vigenti (certificazione cogente) ovvero alle caratteristiche menzionate in un contratto di transazione di un bene o servizio tra un produttore e un utilizzatore.
La certificazione comporta quindi il coinvolgimento di un soggetto terzo, mentre la dichiarazione è un atto autonomo di un soggetto.
Nell’ambito delle macchine la certificazione da parte di un organismo notificato è richiesta solamente per le macchine ad alto rischio comprese nell’allegato IV della direttiva 2006/42/CE quando:
In tutti gli altri casi, il fabbricante della macchina “dichiara” che la stessa è conforme ai requisiti di sicurezza e di tutela della salute della direttiva macchine; la dichiarazione di conformità viene emessa dal fabbricante senza che ci sia bisogno dell’intervento di nessun ente esterno.
Il fabbricante ha comunque sempre la facoltà di richiedere ad un soggetto terzo – un organismo notificato, una società di consulenza, un laboratorio di prova o qualsiasi altro soggetto che ne abbia le competenze – di emettere un certificato relativo alla macchina o a sue parti (ad esempio, al solo equipaggiamento elettrico), al di fuori del regime dell’allegato IV della direttiva 2006/42/CE.
Si tratta in questo caso di certificazioni volontarie, che il fabbricante può richiedere per fornire maggiori garanzie ai propri clienti o per qualsiasi altro motivo egli ritenga valido.
La certificazione dell’ente terzo sarà relativa agli aspetti da esso presi in esame; potrebbe, ad esempio, essere relativa al soddisfacimento da parte della macchina dei requisiti di sicurezza e di tutela della salute della direttiva macchine applicabili, oppure potrebbe riguardare il rispetto di una particolare norma tecnica o ancora l’adeguatezza della documentazione (ad esempio delle istruzioni per l’uso) con riferimento ai requisiti della direttiva macchine o di norme tecniche specifiche. Non è quindi detto il certificato relativo a una macchina ne attesti il rispetto dei requisiti della direttiva macchine.
Riassumendo:
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